Borgo delle Capanne

Il borgo delle capanne è il primo insediamento laico della città.

La leggenda narra che il terreno fu donato ai monaci dalla regina Teodolinda per costruire gli alloggi per i contadini che lavoravano nelle fattorie dell'Abazia.

 

Due file di capanne in creta e paglia essiccate al sole composte da una stanza unica , il tetto e l'orto.

 

Dalle mappe del 1500 risultano nel borgo 64 abitazioni disposte su tre file  in asse con l'abazia da un lato e che terminavano con una piccola piazza dall'altro.

La piazza   è il punto di partenza della processione di Maggio, quando , quella del Montagnolo scende dall'Albarici e arriva in questa piazza dove è accolta dalla generosità e dall'affetto dei residenti che preparano dolci e bevande per la banda del paese e per i pellegrini.

 

Ogni Chiaravallese doc ha tra i suoi antenati un “Capannaro”,

nome con cui si fanno chiamare gli abitanti del luogo per sottolineare la loro localizzazione urbana.

 

Ma il piccolo borgo nel borgo  vive la sua vera festa ad Agosto, quando i capannari di adesso  e i capannari che se ne sono andati....al nord o all'estero ,  ritornano  e si riincontrano in una cena all'aperto,tra lquelle  vie e quelle finestre che  hanno visto passare tutta la storia di Chiaravalle.

 

 

Progetto didattico dell'istituto tecnico d'istruzione superiore Podesti Calzecchi Onesti

 

Coordinamento progetto: Eugenia Giorgetti, Monica Troiani, Luciano Mariotti.

Realizzazione logo:

Caterina Carrano

 

Sito web:

Irene Magnini